Collana Grau.2

 
  
 
 
 
 

 
 

Anna Di Noto, Francesco Montuori

LA COSTRUZIONE DELLA SCENA PROSPETTICA NEL TEATRO ALL'ANTICA DI SABBIONETA

 

E-book –Isbn: 9788827522462 – pp. 176 a colori – € 9,99 – EPUB/MOBI/PDF

https://store.streetlib.com/architettura/la-costruzione-della-nuova-scena-prospettica-nel-teatro-allantica-di-sabbioneta-276577/

 

Nel 1995 il Comune di una piccola ma nobile città d’arte, oggi sito Unesco, guidato da amministratori coraggiosi e capaci di assumersi responsabilità culturali e politiche, decide di partecipare ad un concorso bandito dalla Commissione delle Comunità Europee. Il risultato rappresenta una prima sorpresa. L’Amministrazione di Sabbioneta vince fra oltre 900 concorrenti di paesi europei, ottiene il massimo del finanziamento concesso con una particolare menzione da parte della Commissione. È la dimostrazione che quando si ha coraggio anche per una piccola città che vuole arricchire il suo patrimonio artistico, l’Unione Europea può presentarsi non con il volto grigio dei “sacrifici” ma come occasione di crescita culturale ed economica. Questo può avvenire quando al centro del processo sta la forza di una proposta progettuale, non la richiesta di generiche sovvenzioni, ma la volontà di ottenere un preciso obiettivo culturale. Non solo la necessità di completare il restauro del Teatro all’Antica della città da tempo in corso; il progetto nasce dalla consapevolezza che la scena di città, realizzata da Vincenzo Scamozzi nel 1590 sul palcoscenico ed andata irrimediabilmente perduta è parte essenziale dello spazio interno del Teatro stesso. Il problema più complesso è stato quello dell’assenza di un riferimento certo relativo alla scena realizzata da Scamozzi. Tutti gli studiosi sono infatti d’accordo che il noto disegno del teatro, conservato presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, rappresenta solo uno schizzo preparatorio predisposto dall’architetto per l’incontro, nel maggio del 1588, con duca Vespasiano Gonzaga il fondatore della città. Alla necessità di progettare una nuova immagine scenica si è aggiunta una seconda preoccupazione, il carattere simbolico del soggetto da rappresentare sul palcoscenico dell’Olimpico sabbionetano. La nobile città veneta disegnata da Scamozzi per la scena del Teatro all’Antica è stata reinterpretata come la proiezione ideale della stessa Sabbioneta, la città stellata che aveva preso forma nella vasta pianura che si affaccia sul Po: un’ immagine analoga, perché reinterpretata nel progetto, del sogno gonzaghesco. La nuova scena realizzata risponde così alle due esigenze poste dal contesto storico: in primo luogo il riferimento allo spazio unitario voluto da Scamozzi, piuttosto che un intento meramente filologico e, in secondo luogo, una realizzazione che, grazie alle tecniche impiegate, marcasse l’inevitabile distacco temporale fra la scena costruita e quella originaria. Non dunque una figura mimetica, per aggirare l’inganno culturale di un’immagine alla «maniera di Scamozzi», ma un’allegoria come prefigurazione simbolica del destino della città. La Nuova Scena Prospettica è stata inaugurata il 9 novembre del 1996.

Anna Di Noto si laurea con L. Quaroni con un progetto sul Centro Direzionale di Centocelle ed entra a far parte del Grau. Nel 1967 partecipa al Concorso per il nuovo Palazzo per uffici della Camera dei Deputati. Dal 1970 ha inizio un lungo rapporto con il comune di Cori dove redige il Piano Regolatore e i Piani particolareggiati della città e dove allestisce la mostra «Piranesi nei luoghi di Piranesi». Negli anni ottanta è incaricata del progetto dei Giardini di Piazza Vittorio e della sistemazione di Piazza dei Cinquecento a Roma. Nel 1994 realizza per il comune di San Quirico d’Orcia il Giardino delle Rose e il restauro del Palazzo Pretorio. Alla fine degli anni novanta partecipa al Programma di Ricostruzione della città di Camerino colpita dal sisma del 1997; del 1999 è Museo della Città e del Territorio nell’ex Convento di S.Oliva. Recentemente è incaricata dal comune di Roma del progetto di sistemazione di Santa Maria in Trastevere e realizza il Parco archeologico di Piano della Civita nel comune di Artena e il nuovo Museo Archeologico della città intitolato a Roger Lambrechts. Fra il 1882 e il 2005 è stato professore di «Urban studies» e «Architectural and Urban Design» presso la Temple University di Roma. Nel corso della sua attività ha avuto occasione di esporre i suoi progetti presso la Biennale di Venezia nel 1980 e nel 1985, presso la Columbia University di New York nel 1982, nel DAM, Museo dell’Architettura di Francoforte, nel Museo di Castelvecchio a Verona nel 1987, presso la Calcografia Nazionale di Roma. Disegni e plastici del periodo 1964-1985 sono stati recentemente acquisiti dall’Archivio del Centre Pompidou di Parigi.

Francesco Montuori, architetto, è fra i fondatori del GRAU. Tra i principali progetti vanno ricordati il Concorso per il Palazzo dello sport di Firenze (1965), la palazzina Carpineti a Cori (1970); la riqualificazione del Giardino di Piazza Vittorio a Roma (1994), il progetto per la sistemazione di Piazza dei Cinquecento (1985), il concorso per la Sistemazione di Piazza Navona per le festività natalizie (1996). Alla fine degli anni ’90 è incaricato del Piano di ricostruzione del centro storico di Camerino, danneggiato dal sisma del 1997; per il comune di Visso restaura la chiesa del Crocifisso e le antiche porte della città medioevale. In anni recenti fonda lo studio Montuori Associati insieme ad Anna Di Noto e a Connie Palo; l’opera più importante è la realizzazione del Museo Archeologico di Artena, intitolato all’archeologo Roger Lambrechts inaugurato nel 2009. Nella stessa città realizza il restauro del grande Arco Trionfale di Scipione Borghese, opera del Vasanzio. Di recente ha predisposto per 19 comuni del Lazio il progetto «Alta Tuscia, antica città di Castro» inserito nella Strategia Nazionale Aree Interne. Nel corso della sua attività ha avuto occasione di esporre i suoi progetti presso la Biennale di Venezia nel 1980 e nel 1985, alla Columbia University di New York nel 1982, nel DAM, Museo dell’Architettura di Francoforte, nel Museo di Castelvecchio a Verona nel 1987 e alla Calcografia Nazionale di Roma. Disegni e plastici del periodo 1964-1985 sono stati recentemente acquisiti dall’Archivio del Centre Pompidou di Parigi.

 

Mostra «La costruzione della nuova scena prospettica
nel Teatro all'Antica di Sabbioneta»

http://www.magazineart.net/mostre/anna-di-noto-francesco-montuori-la-costruzione-della-nuova-scena-prospettica-nel-teatro-all-antica-di-sabbioneta.html

 

 

 

 
 


 

Schede:

- Alessandro Anselmi

- Paola Chiatante

- Gabriella Colucci

- Anna di Noto

- Pierluigi Eroli

- Federico Genovese

- Roberto Mariotti

- Massimo Martini

- Giuseppe Milani

- Francesco Montuori

- Patrizia Nicolosi

- Gianpietro Patrizi

- Franco Pierluisi

- Corrado Placidi

- Enzo Rosato (scultore)

- Matteo Mariotti